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La furia omicida a Sydney ha ucciso una giovane mamma che ha cercato di proteggere il suo bimbo di appena nove mesi. Il neonato è stato accoltellato e sta ricevendo le cure dei sanitari ma la sua mamma risulta ufficialmente tra le sei vittime della strage che sta sconvolgendo l'Australia. La donna di 38 anni è morta dopo essere stata pugnalata da un uomo armato di coltello che ha scatenato il panico in un centro commerciale di Sydney e poi è stato neutralizzato dalla polizia.
Sydney, strage al centro commerciale: il bimbo di nove mesi è salvo ma la sua mamma non ce l'ha fatta
I chirurghi hanno fatto a gara per salvare la vita del suo bambino di nove mesi ma lei non ce l'ha fatta ed è morta in ospedale.
La scena ha gettato nel panico tutti i presenti che nonostante lo spavento hanno cercato in tutti i modi di prestare le prime cure al bambino. Un testimone oculare ha descritto il tentativo delle persone di usare le magliette del centro commerciale per comprimere le ferite del neonato e fermare così l'emorragia che lo avrebbe sicuramente dissanguato.
«C'era molto sangue sul pavimento. Spero che il bambino stia bene», ha detto il testimone a 9News Sydney.
Circa otto persone, tra cui il bambino, sono ricoverate negli ospedali di Sydney per le ferite riportate a seguito dell'attacco, e «alcune di queste sono in condizioni gravi o critiche», ha riferito il vice commissario della polizia del Nuovo Galles del Sud Anthony Cooke.
Il sospetto, che si è scatenato nel centro commerciale Bondi Junction Westfield accoltellando i clienti con un grosso coltello, è un uomo di 40 anni noto alla polizia.
Corriere Adriatico