Stare vicino ad una persona traumatizzata può influenzarci: lo dice la scienza

Stare vicino ad una persona traumatizzata può influenzarci: lo dice la scienza
Non è necessario sperimentare direttamente un trauma per esserne colpiti dagli effetti: può infatti essere «trasmesso» anche a operatori sanitari,...

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Non è necessario sperimentare direttamente un trauma per esserne colpiti dagli effetti: può infatti essere «trasmesso» anche a operatori sanitari, parenti o amici. Uno studio fornisce la prova che stare vicino a qualcuno che ha avuto un'esperienza particolarmente traumatica, come sopravvivere a un terremoto o un attentato, può apportare modifiche al modo in cui il cervello elabora le informazioni.


Il disturbo da stress post-traumatico si sviluppa in alcune persone a seguito di un evento molto spaventoso o sconvolgente. I sintomi possono includere flashback ricorrenti, pensieri negativi intrusivi, l'ossessione di evitare luoghi o oggetti. In studi precedenti è stato visto che animali che assistevano allo stress altrui, pur senza aver sperimentato eventi negativi, mostravano una crescente risposta di paura in altre situazioni.

A partire da qui i ricercatori del Virginia Tech Carilion hanno deciso di indagare i cambiamenti neurologici che avvengono nel cervello. L'esperimento ha coinvolto due topi disposti in gabbie vicine e separati da una parete trasparente con fori abbastanza grandi da lasciar annusare e toccare il proprio vicino. Uno dei topi ha ricevuto 24 scariche elettriche, l'altro nessuna.

Il giorno successivo, il cervello del topo osservatore è stato esaminato: i cambiamenti indicavano che la comunicazione tramite sinapsi era aumentata negli strati più profondi della corteccia cerebrale, ma meno negli strati più superficiali. I risultati, che potranno aiutare a far luce sui meccanismi neurologici che accompagnano lo stress post trauma, sono stati pubblicati sulla rivista Neuropsychopharmacology. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico