BENEVENTO - Parole forti quelle di Fabio Lucioni, che non ci sta ed esprime il suo dissenso sui social. Una decisione ingiusta secondo il capitano del Benevento, che da...
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Lo stesso Lucioni, però, dopo qualche ora lancia un altro messaggio per rinnegare la paternità del post: «Solo dopo qualche ora sono venuto a conoscenza delle frasi apparse sul mio Instagram, immediatamente rimosse. Mi scuso personalmente e ci tengo a precisare che il profilo in esame è gestito da terzi, i quali sono stati tempestivamente allontanati. Quelle frasi non sono né il mio pensiero né il mio modo di essere». Distanze quindi da quegli auspici di morte e da quelle parole rabbiose.
Restano invece i ringraziamenti per il presidente Oreste Vigorito e per il club, che gli è stato sempre vicino, facendogli sentire il proprio apporto e calore. «Ho sentito le dichiarazioni a caldo del presidente e non posso che sposarle appieno e oltre al danno societario, anche quello personale è veramente grande», ha sottolineato il calciatore ai microfoni di Sky. Si penserà ora ad un ricorso: l’avvocato Saverio Sticchi Damiani è pronto ad invocare l’assoluta mancanza di responsabilità del suo assistito.
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Corriere Adriatico