SHEFFIELD - Scoperte nove enigmatiche stelle supergiganti con una massa record di oltre 100 volte quella del nostro Sole: sono riunite in un unico ammasso stellare, chiamato R136....
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Di stelle con una massa centinaia più grande di quella del Sole, come quelle appena scoperte, se ne conoscono pochissime, appena qualche decina, e i meccanismi che ne rendo possibile la formazione rappresentano ancora oggi un punto interrogativo. La loro incredibile massa le porta a produrre un'enorme quantità di energia e per questo sono particolarmente calde e luminose, milioni di volte il nostro Sole. Caratteristiche che le fanno avere una vita breve, appena pochi milioni di anni, e le rendono difficili da vedere, perché la maggior parte della luce che emettono è solo ultravioletta.
I nuovi 9 giganti stellari sono stati individuati all'interno di un ammasso stellare, una sorta di 'condominio' di stelle riunite in uno spazio ristretto, all'interno della nebulosa della Tarantola a 170.000 anni luce da noi. Vederli è stato possibile solo grazie a un particolare strumento, lo Space Telescope Imaging Spectrograph (Stis), che si trova a bordo di Hubble, il telescopio spaziale nato dalla collaborazione di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa).
All'interno di questo ammasso stellare erano stati già trovati altri giganti simili, tra cui anche R136a1 la più 'pesante' e luminosa stella conosciuta. Ora, grazie alla nuova scoperta, sarà possibile analizzare meglio i possibili meccanismi proposti finora, che siano ad esempio il risultato della fusione di stelle binarie, per spiegare l'esistenza di questi giganti teoricamente 'impossibili'. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico