Sottomarino nucleare russo nel Mediterraneo: lo "Squalo" di Putin alza la tensione con la Nato

La flotta russa nei mari europei è formata anche da due incrociatori Slava, armati per abbattere le portaerei

Guerra, sottomarino nucleare russo nel Mediterraneo: lo "Squalo" di Putin alza la tensione con la Nato
  «Altre sanzioni avranno conseguenze irreversibili». La minaccia della Russia diretta all'Italia è arrivata forte e chiara fino a Roma. Il...

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«Altre sanzioni avranno conseguenze irreversibili». La minaccia della Russia diretta all'Italia è arrivata forte e chiara fino a Roma. Il timore che la guerra d'Ucraina diventi un conflitto mondiale è sempre forte. Così, la notizia che un sottomarino nucleare russo starebbe viaggiando nel Mediterraneo, potrebbe aumentare ulteriormente la tensione tra Putin e la Nato, già alta come non succedeva da tempo. A dare la notizia è il sito "Covertshores", punto di riferimento sui temi militari navali. Secondo la fonte si tratta di un battello d'attacco classe Akula (che significa Squalo), della lunghezza di 110 metri armato con missili cruise privi di testata atomica. 

 

 

La flotta della Russia

 

Nel Mediterraneo la presenza di navi e sottomarini russi non è una novità, anche se adesso il loro presidio ha un aspetto ben diverso rispetto a un mese fa. La pattuglia di Putin è guidata da due grandi incrociatori classe Slava, concepiti come «killer di portaerei», armati fino ai denti. Da segnalare anche due caccia, due fregate, una corvetta e due sottomarini convenzionali, i Khilo. Ad accompagnarli, un vasto assortimento di missili da crociera Kalibr, già segnalati come armi usate per colpire obiettivi in Ucraina. 

La presenza massiccia della Russia nei mari europei serve come minaccia costante alla Nato, in caso che il conflitto prenda una forma incontrollata. Quando il 24 febbraio è cominciata l'invasione russa in Ucraina, la flotta di Putin si è radunata davanti alla Siria, dove c'è la base di Tartous, protetta da batterie anti-aeree e squadriglie di cacciabombardieri.

 

 

Nel frattempo al largo di Taranto la Nato porta avanti le sue esercitazioni con le tre portaerei De Gaulle (francese), Truman (americana) e Cavour (italiana). Le manovre sono "osservate" con attenzione dai russi, che sono stati avvistati non lontano da Creta. Secondo diverse fonti, una nave spia russa si troverebbe nello Ionio proprio per una missione di intelligence nei confronti delle navi Nato.

 

 

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Corriere Adriatico