Il soccorritore Andrea Gatti si prende cura del neonato ferito in un incidente: «Sono papà da poco, come tenessi in braccio mia figlia»

L'incidente sulla A21 vicino Cremona, una famiglia ferita e il piccolo di 2 mesi presi in braccio

Il soccorritore Andrea Gatti si prende cura del neonato ferito in un incidente: «Sono papà da poco, come tenessi in braccio mia figlia»
Un grave incidente stradale (sull'autostrada A21) in provincia di Cremona, una famiglia ferita e in difficoltà, un soccorritore eroe. Il padre...

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Un grave incidente stradale (sull'autostrada A21) in provincia di Cremona, una famiglia ferita e in difficoltà, un soccorritore eroe. Il padre ha perso il controllo della macchina ed è finito contro un guard rail. Tra loro c'era anche un neonato di appena due mesi. Sul posto sono intervenuti i medici e i paramedici del 118, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine.

Andrea Gatti, il soccorritore eroe

 

Tra i soccorritori c'era anche Andrea Gatti, 34enne di Rivergaro (Piacenza) che, parlando con il quotidiano La Provincia di Cremona, ha detto: «Sono diventato papà da poco e mi sembrava quasi di tenere in braccio mia figlia».

Ha spiegato che inizialmente il piccolo non ha pianto: «Pensavamo fosse un brutto segno, poi ha iniziato ad avere reazioni. La cosa fondamentale è stata tenerlo al caldo, viste le basse temperature. È stato un lavoro di squadra. Mi ha impressionato la voce del papà del bambino, che non ha mai lasciato la mano della moglie e che continuava a chiederci dove fosse il figlio. Spero si riprendano tutti e spero anche di rivederli». A prendersi cura del bimbo, oltre il 34enne, c'è stato l'infermiere Enrico Lucenti. L'operatore ha spiegato che, quando sono arrivati, era stato portato su una vettura al caldo da alcuni automobilisti.

 

 

«Solitamente è sconsigliato spostare un ferito, perché non si conoscono i traumi riportati e si potrebbe peggiorare la situazione, ma i tre erano stati sbalzati all'esterno dell'auto e per un bimbo di pochi mesi l'ipotermia è il rischio maggiore. Quindi tenerlo al caldo è stato corretto. E ha concluso: «Sapevamo già che c'era un neonato coinvolto, così sono subito andato a prenderlo e l'ho portato in ambulanza».

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Corriere Adriatico