S'inventa una rapina per non lavorare Licenziata e ora rischia il processo

Scippo borsa
VICENZA – Non aveva voglia di andare a lavoro quella mattina e come scusa per l’indisponibilità anziché simulare una malattia si è inventata una...

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VICENZA – Non aveva voglia di andare a lavoro quella mattina e come scusa per l’indisponibilità anziché simulare una malattia si è inventata una rapina: è finita nei guai con la giustizia e rischia un processo per simulazione di reato la 23enne Alessandra Mottin, residente in città.

Il fatto risale al mese di ottobre dello scorso anno, la ragazza all’epoca commessa in un negozio di abbigliamento vicino alla Basilica, più volte sollecitata a un maggiore impegno dal datore di lavoro non si è presentata in un giorno di lavoro extra per sistemare un carico di merce prima dell’apertura al pubblico del negozio. Doveva presentarsi alle 7.30 Alessandra Mottin, alle 9.30 ha telefonato affermando che alle 7.10 sulla porta di casa era stata scippata della borsa da uno sconosciuto. Una giustificazione che “puzzava” al datore di lavoro tanto da presentare alla ragazza, alcuni giorni dopo, una lettera di contestazione per l’assenza della mattina, che poteva essere giustificata con la presentazione della denuncia dello scippo. Al ricevimento della lettera la ragazza ha reagito d’impeto, tanto da recarsi in caserma e denunciare la falsa rapina per poi sventolare il verbale davanti al titolare e dire in modo provocatorio: «…non è vero niente, ma ora mi cancelli la contestazione». Una frase costata il posto di lavoro e una denuncia per simulazione di reato.    Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico