PORDENONE - Sono giovani adulti, prestanti, non fumatori e anche di ceto sociale medio alto. Non sono certo famosi come l'attore americano Michael Douglas, che 9 anni fa,...
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IL VIRUS «Oltre l'80% delle donne ha contratto nel corso della vita un'infezione da Papilloma virus - spiega il chirurgo Vittorio Giacomarra, responsabile del team di specialisti dell'ospedale di Pordenone e del Cro di Aviano - ma nella grande maggioranza dei casi ha avuto una guarigione spontanea. Solo una percentuale minore, infatti, sviluppa lesioni che si localizzano prevalentemente nella cervice uterina, ma possono interessare tutta l'area genitale e perineale. In realtà solo alcuni ceppi di Papilloma virus sugli oltre 200 sottotipi conosciuti, sono ad alto rischio e causa di sviluppo di tumori maligni. La trasmissione del virus avviene per contatto sessuale e la possibilità di contrarre l'infezione aumenta proporzionalmente al numero di partner». E le donne, a causa della reciprocità dei rapporti sessuali, ne restano a loro volta coinvolte, sebbene in maniera inferiore, tant'è che la proporzione maschi/femmine è di 4/1.
I SINTOMI «La sintomatologia - aggiunge Giacomarra, che lavora in sinergia col radioterapista Giovanni Franchin e l'oncologa Emanuela Vaccher - è rappresentata da mal di gola, spesso irradiato all'orecchio, che non risponde alle comuni terapie, difficoltà nella deglutizione o di masticazione, presenza di lesione vegetante o ulcerata a carico della tonsilla o della base della lingua. Altre volte il paziente si presenta alla visita per la comparsa di una tumefazione al collo in assenza di alcun altro sintomo. E la cosa che subito desta allarme è il fatto che queste persone, tra i 40 e i 60 anni, dichiarano di non fumare e di non eccedere nel bere. I tumori dell'orofaringe sono però curabili e per ottenere i migliori risultati terapeutici è fondamentale una diagnosi tempestiva. Appare chiaro, quindi, che in presenza di uno o più sintomi di quelli succitati, il paziente debba rivolgersi quanto prima al suo medico curante o direttamente allo specialista otorinolaringoiatra. Minore sarà il tempo intercorso tra l'inizio dei sintomi e la diagnosi, minore sarà l'estensione tumorale e, solitamente, maggiori le possibilità di guarigione». Secondo uno studio effettuato dall'Università di Padova e dal Cro di Aviano, il tumore da Hpv è sì in notevole aumento, ma garantisce migliori aspettative di vita rispetto a chi se l'è provocato fumando o bevendo troppo. La guarigione dell'attore americano di Basic Instinct insegna. Anche se lui successivamente smentì di aver contratto il male a causa del sesso.
PREVENZIONE La prevenzione si basa anche su una campagna vaccinale, alla quale dovrebbero essere sottoposti tutti gli adolescenti. Dall'età di 12 anni maschi e femmine possono ricevere gratuitamente la vaccinazione mentre per le classi di età superiore la possibilità di vaccinarsi è a pagamento. «Una maggiore attenzione nelle abitudini sessuali - sottolinea il Comitato multidisciplinare Orl - rappresenta una limitazione alla diffusione del virus e quindi alla possibilità di contagio. Un contagio che se non sarà arginato, nel 2020 registrerà in Italia 10.500 nuovi casi di carcinomi nel distretto cervico-facciale». Una previsione preoccupante, che sarà al centro del super congresso con i luminari del settore, che si terrà a marzo al Centro oncologico di Aviano.
L'EPIDEMIOLOGIA «Il Nordest, come detto, rappresenta l'area in Italia con la maggiore incidenza di queste neoplasie e - conclude - dal Registro regionale dei tumori emerge che in tre anni sono stati diagnosticati in Friuli circa 1.300 casi». Allargando lo sguardo sul mondo, si scopre invece, che ogni anno vengono diagnosticati da 38.000 a 45.000 nuovi casi di neoplasie testa-collo correlate alle infezione da Papilloma virus. La prevalenza dei tumori della testa e del collo legati a infezione da Hpv varia a seconda dell'area geografica e tocca il 60% negli Stati Uniti, il 31,1% in Europa e 17,5% in Asia.
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Corriere Adriatico