«Sesso con le ragazzine per la tv» Hunziker in tribunale per diffamazione

«Sesso con le ragazzine per la tv» Hunziker in tribunale per diffamazione
RIMINI - «Quando ho scoperto che il format di Mirri dopo 20 anni era lo stesso, ho pensato di dover aiutare gli altri. Non potevo stare in silenzio». Lo ha detto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIMINI - «Quando ho scoperto che il format di Mirri dopo 20 anni era lo stesso, ho pensato di dover aiutare gli altri. Non potevo stare in silenzio». Lo ha detto Michelle Hunziker nelle dichiarazioni spontanee dopo l'arringa del suo avvocato, Giulia Bongiorno, nel processo davanti al tribunale di Rimini dove è imputata insieme all'inviato di 'Striscia' Max Laudadio. Furono denunciati dal talent scout di Riccione Rodolfo Mirri, dopo una trasmissione del tg satirico del 17 marzo 2010.


FOTOGALLERY: MICHELLE AL MARE A FORTE DEI MARMI

 
La showgirl risponde di diffamazione, Laudadio anche di altri reati insieme ad una collaboratrice e a due finte clienti di Mirri. Hunziker ha fatto riferimento a quanto sostenuto in precedenza anche dal suo avvocato, cioè ad un metodo di reclutamento da parte di Mirri di giovani per il mondo dello spettacolo, basato sul sesso. Nella scorsa udienza il Pm aveva chiesto un anno e quattro mesi per Laudadio, sei mesi per Hunziker, pene da nove mesi a un anno per le 'complicì. Sentenza prevista il 23 settembre.

Nella sua arringa l'avvocato Bongiorno ha spiegato come non sussistano i presupposti della diffamazione perché la propria assistita non aveva un interesse privato, ma solo la volontà di denuncia pubblica. E di tutelare «le bambine, le ragazze - ha detto Michelle - per far capire loro che non si ha successo facendo sesso. È vero, il mondo dello spettacolo è duro, ma solo se funzioni hai successo. Il ricatto sessuale nei confronti delle minorenni per noi è una violenza», ha aggiunto parlando con i giornalisti fuori dal palazzo di Giustizia. «Mi ha fatto impressione vedere Michelle sul banco degli imputati invece che su un piedistallo per il suo impegno», ha concluso Bongiorno.


Mirri avrebbe anche chiesto un risarcimento da 1 milione e mezzo. Laudadio e le collaboratrici rispondono pure di violazione di domicilio, sostituzione di persona, interferenze illecita nella vita privata e discredito e ostacolo all'attività professionale. Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno hanno creato nei mesi scorsi l'associazione 'Doppia difesà per l'assistenza, il sostegno e la tutela delle vittime di violenza.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico