Un euro (con scontrino) «per scaldare la pastina di nostra figlia»: la denuncia di una coppia a Bacoli

Il caso in uno stabilimento balneare vicino Napoli

Un euro (con scontrino) «per scaldare la pastina di nostra figlia»: la denuncia di una coppia a Bacoli
Ancora scontrini e polemiche. In un lido una coppia deve pagare un euro (con regolare scontrino) per riscaldare la pastina per la figlia dopo aver affittato ombrellone e due...

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Ancora scontrini e polemiche. In un lido una coppia deve pagare un euro (con regolare scontrino) per riscaldare la pastina per la figlia dopo aver affittato ombrellone e due lettini. È successo a Bacoli, località marina alle porte di Napoli, e il fatto è stato segnalato al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, con la foto dello scontrino. «Arrivano segnalazioni da più parti - afferma Borrelli -, casi in cui a turisti e a bagnanti, da Nord a Sud, viene chiesto il pagamento di servizi aggiuntivi inesistenti come il taglio del tramezzino o la richiesta di cubetti di ghiaccio. Proprio a Bacoli il sindaco Josi Della Ragione si è fatto sentire per un altro lido che aveva negato l'accesso ai bagni a una bagnante della spiaggia libera».

 

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Anche di quest'ultimo episodio, la pastina riscaldata a un euro, «lo abbiamo informato per le dovute verifiche della denuncia. Assistiamo a comportamenti inaccettabili - conclude il parlamentare - da parte di alcuni esercenti che non si distinguono di certo per onestà intellettuale. Il salasso agli avventori è un comportamento decisamente ingiustificato che getta un'ombra minacciosa sulla riuscita della stagione turistica. Una vera minaccia per un territorio che vive di turismo che, se concepito in maniera intelligente, può garantire lavoro e benessere».

 

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Corriere Adriatico