Sci, impianti aperti dal 15 febbraio. I gestori: «Ma la stagione è persa comunque»

Sci, impianti aperti dal 15 febbraio. I gestori: «Ma la stagione è persa comunque»
Sci, la riapertura ormai è vicina. Ma c'è poco da festeggiare. Si dovrà sciare distanziati, con le mascherine, contingentati. Non certo facile, insomma....

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Sci, la riapertura ormai è vicina. Ma c'è poco da festeggiare. Si dovrà sciare distanziati, con le mascherine, contingentati. Non certo facile, insomma. «Penso che questa riapertura delle piste dal 15 febbraio sia più simbolica che altro, la stagione è persa comunque. Qui in Val di Susa abbiamo 800 maestri di sci, a chi insegnano?». Piero Gros, protagonista della prima Valanga Azzurra e oggi imprenditore del turismo, è sfiduciato «ma posso capire, il momento è questo - dice -. La gente ha altre preoccupazioni, non pensa a sciare, anche se sarebbe un bello sfogo». «A noi comunque non hanno detto niente, ci vorrebbe un po' di comunicazione in questi casi. Di fatto non so se si riapre davvero, ma - ripete - non cambierebbe niente. Il nostro turismo è per l'80% composto da stranieri, che non verranno. Sarà una riapertura locale o regionale, e qui ci sono 15.000 posti letto. Senza gli stranieri non è che possiamo fare granché, quel che è perso è perso. È giusto dare un segnale di libertà, certo, ma sicuramente non ripartiranno i volumi a cui siamo abituati», conclude.

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«Il danno ormai è fatto, ma almeno arriverà un po' di respiro per il settore montano: un anno di chiusura è stato un colpo durissimo». Così il presidente della Fisi, Flavio Roda. «L'unica cosa che si può dire è mai troppo tardi. Adesso speriamo che gli operatori possano trarne qualche sollievo. Sicuramente non recupereranno la stagione, il periodo più importante per loro sono le vacanze di Natale. Ma almeno un pò di lavoro arrivà. Lato economico a parte, Roda è preoccupato» per la pratica sportiva. Il pericolo è che tante persone, e soprattutto giovani e bambini, abbandonino lo sci. Verrebbe a mancare un numero importante di persone che praticano lo sport invernale. Se di sicuro non si recupera la stagione, almeno si dà la possibilità agli appassionati di riprendere a praticare».

 

«Se veramente apriamo il 15 febbraio riusciamo a salvare, almeno in parte, la stagione, e torniamo a vivere», commenta Enrico Ghezze, responsabile del Consorzio di Impianti sciistici di Cortina- Faloria. «Noi siamo pronti. Per la verità, è la terza volta che siamo pronti, dopo le precedenti false partenze. Adesso speriamo sia la volta buona: abbiamo quasi due metri di neve battuta e tutti gli impianti sciistici sono pronti - sottolinea Ghezze - peccato che aprendo lunedì 15 perderemo il weekend precedente, come è successo anche per i ristoranti. Ma, va bene così, anche perché se le condizioni lo permetteranno, contiamo di arrivare non più al 2 maggio ma di prolungare l'apertura delle piste fino al 15 maggio, facendo tre mesi di lavoro pieno».

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Corriere Adriatico