TBILISI - La via dell'ecumenismo è lastricata di buone intenzioni ma soprattutto, almeno in Georgia, è tutta in salita. Alla messa papale celebrata allo...
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Allo stadio le persone che hanno assistito alla celebrazione non erano tante perchè la maggioranza dei fedeli cattolici vive soprattutto nel sud della Georgia e spostarsi per tantissime famiglie non era cosa semplice. Il vescovo italiano Pasotto che vive a Tbilisi ha spiegato che se la messa fosse stata organizzata nella regione in cui i cattolici sono maggiormente concentrati, sarebbe più numerosa. Ma tant'è.
Nei giorni scorsi (ma anche ieri) i settori più oltranzisti della chiesa locale, hanno protestato con tanto di sit-in davanti alla nunziatura e in aeroporto contro l'arrivo del Papa. La Chiesa ortodossa georgiana è tra le più rigide della galassia ortodossa tanto che i rapporti con le altre Chiese ortodosse non sono affatto semplici. Il patriarca Ilie II, assieme a quello russo, hanno dato forfait all’ultimo minuto ad un recente sinodo ortodosso a Creta, il primo organizzato dopo oltre un millennio. Non solo. Sempre la chiesa georgiana è stata l’unica a prendere le distanze da un recente accordo teologico tra cattolici e ortodossi raggiunto in Italia il mese scorso.
Francesco oggi incontrerà sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi nella chiesa dell’Assunta e un centro umanitario fondato dai frati camilliani. Domani il viaggio in Azerbaijan e, in serata, il rientro a Roma. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico