Doveva essere la conclusione di una vacanza all'estero, tra studio e turismo, e invece si sta rivelando un'odissea. Un gruppo di 21 ragazzi minorenni romani (quasi tutti...
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«Dovevano ripartire dal Belgio ieri, giovedì 19 luglio, alle ore 19, diretti a Fiumicino - racconta la nonna di un ragazzo, Anna Romani - Alle 15 sono arrivati in aeroporto per imbarcarsi, ma lì il personale ha detto che stavano in sciopero e quindi niente voli. Non solo, ma hanno specificato che lo sciopero sarebbe durato fino al 29 luglio. E che quindi non possono far nulla».
Il gruppo di studenti romani sarebbe accompagnato da tre adulti, che però - da quanto racconta la signora Romani - avrebbero difficoltà a risolvere la situazione «perché nessuno collabora», dice. Il gruppo, infatti, si è rivolto all'ambasciata italiana di Bruxelles che avrebbe replicato di "non poter fare nulla", suggerendo di "tornare in aeroporto".
«Il problema è che i ragazzi non hanno più soldi, non hanno cambi, i cellulari sono spenti. Non abbiamo notizie chiare da ieri notte», incalza la nonna Anna. L'ultima volta che hanno sentito i ragazzi risale alle 22. «Ho parlato con mio nipote, Edoardo Floridia, diceva che stava bene, ma era preoccupato. Stava in aeroporto».
Poi più nulla. I genitori stanno chiamando gli uffici della Farnesina per un'assistenza, ma al momento «non abbiamo ricevuto nessun tipo di collaborazione - dice Anna Romani - Dicono che non è un caso in cui debba intervenire la Farnesina». Nel frattempo, la situazione si è sempre più complicata: «Sembra che i ragazzi potessero spostarsi a Parigi in treno, ma c'è sciopero anche delle ferrovie e restano bloccati», comunica la nonna. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico