RIMINI - Sequestro preventivo di beni per un valore stimato di circa un milione di euro nei confronti di un settantaduenne B.V., imprenditore del settore della vendita di...
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Dagli accertamenti contabili effettuati, relativamente alla dichiarazione dei redditi del 2013, sarebbe emerso che la società non aveva provveduto al previsto versamento dell’Iva dovuta per circa 900.000 euro, in violazione dell’art. 10 ter del Decreto Legislativo 74/2000, che per l’omesso versamento dell’imposta, superata la soglia dei 250.000 euro, prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni. Pertanto, in presenza di tale ipotesi di reato tributario, condividendo le argomentazioni e sulla base delle relative risultanze investigative rappresentate dalle fiamme gialle la Procura della Repubblica di Rimini avanzava richiesta di sequestro preventivo “per equivalente” su disponibilità e beni di pari valore dell’imposta evasa.
Il gip presso il Tribunale di Rimini ha così emesso il provvedimento di sequestro preventivo per equivalente che è stato operato dai finanzieri riminesi apponendo il vincolo giudiziario su 3 immobili e 10 terreni, per un valore complessivo stimato pari a circa 1 milione di euro, riconducibili a B.V., nella sua qualità di liquidatore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico