Il quadro è blasfemo, il parroco lo copre "Potrebbe urtare la sensibilità dei fedeli"

Il murales di Mario Rosati
ROMA - «Potrebbe urtare la sensibilità dei fedeli». Sembrerebbe questa la motivazione che ha spinto il parroco della chiesa di Regina Pacis, don Lodovico...

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ROMA - «Potrebbe urtare la sensibilità dei fedeli». Sembrerebbe questa la motivazione che ha spinto il parroco della chiesa di Regina Pacis, don Lodovico Barbangelo, a coprire con dei pannelli di cartongesso il murales dell'artista Mario Rosati che fa bella mostra sulle pareti laterali della parrocchia. Dopo le polemiche dei Musei Capitolini, si apre un nuovo caso a Ostia. In occasione della messa domenicale, infatti, il sacerdote ha deciso di nascondere alla vista dei presenti l'opera del maestro lidense che, tra l'altro, rappresentando l'inferno, ha al suo interno anche raffigurato lo stupro di una donna.



LA BATTAGLIA Quell'affresco a don Lodovico non è mai piaciuto e ha iniziato una battaglia personale contro l'artista. Un curriculum di tutto rispetto quello di Mario Rosati che nel X municipio è conosciuto soprattutto per aver realizzato il monumento in ricordo di Pier Paolo Pasolini all'Idroscalo, dove Nanni Moretti si reca a bordo della sua vespa nel film "Caro Diario". Forse ci sarebbe anche questo alla base del braccio di ferro tra i due. L'autore aveva regalato quel murales alla chiesa Regina Pacis nel 1978, dopo aver incassato il via libera della commissione Arte sacra del Vaticano. Tutto bene fino all'arrivo di don Lodovico che prima ha fatto rimuovere alcune opere disegnate sull'altare maggiore da un altro artista, Romeo Magnani, e poi ha avviato una petizione per cancellare anche quelle di Rosati. A febbraio 2014 il parroco raccolse anche le firme dei fedeli, dopo un'omelia in cui criticava gli affreschi. A distanza di due anni, ieri è tornato alla carica e forse prendendo spunto da quanto accaduto ai Musei Capitolini in occasione della visita del presidente iraniano Rohani, ha coperto l'intera parete.


L'AUTORE «Non può farlo - ha tuonato Mario Rosati- quello è un dono che è stato accettato e che ha ottenuto tutte le certificazioni dalla Santa Sede prima di essere realizzato. Perfino Giovanni Paolo II ha apprezzato la fattura e la qualità di quell'opera». L'artista si è già rivolto ai carabinieri e questa mattina si recherà in caserma per denunciare il parroco. Intorno a Mario Rosati si sono stretti altri pittori e scultori di Ostia che hanno indetto una mobilitazione. «E' un atto deplorevole per la comunità - fanno sapere in un comunicato - dimostreremo la nostra indignazione per questo atto vandalico. L'arte non è di proprietà del parroco pro tempore, ma dei fedeli e della Diocesi». Oggi pomeriggio si terrà una manifestazione di protesta davanti la chiesa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico