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Se n’è andato nella sua classe, mentre spiegava. Davanti ai suoi alunni, sotto choc. È morto così il prof Antonio Negro, 59 anni, (per tutti Tonio), il docente di italiano del liceo Eliano Luzzatti di Palestrina morto venerdì mentre era a scuola. Il professore si trovava in classe, impegnato in una spiegazione, quando ha detto agli alunni di non sentirsi molto bene e si è recato in bagno. È uscito dall’aula e, poco dopo, si è accasciato a terra ed ha perso conoscenza. Immediate sono scattate le operazioni di soccorso. Dapprima lo ha soccorso un collega poi, dopo l’arrivo tempestivo del 118, sono stati gli operatori sanitari a cercare di rianimarlo. Ci hanno provato per 45 minuti, ma non c’è stato niente da fare. Originario di San Cassiano, in provincia di Lecce, il docente si era trasferito a Genazzano da bambino quando il padre, sottufficiale dell’Arma, era stato trasferito nella caserma del centro prenestino. Da allora, in tanti anni, si era radicato bene sul territorio, impegnandosi con entusiasmo e passione sia a scuola che con gli scout. Non era sposato e la sua famiglia erano le alunne e gli alunni a cui apriva il cuore.
L’ADDIO
Ieri, nella chiesa della Madonna del Buon consiglio di Genazzano, c’era una gran folla, occhi lucidi e tanti aneddoti da raccontare, a dare l’ultimo saluto ad Lo ha sottolineato anche il parroco durante la celebrazione: «È morto in classe, nel posto che amava di più».
IL RICORDO
«Prima ancora che per le sue lezioni di italiano e di storia – afferma commossa un’ex alunna – lo ricordo per le lezioni di vita che ci ha dato. Non era solo un professore ma molto di più: uomo colto e amante del suo lavoro che sapeva trasmettere agli studenti molto più che semplici nozioni». Non è un caso che, venerdì, appena saputo della tragica morte alcuni ex alunni si sono recati subito a scuola, increduli e sconvolti. Un amore incondizionato che rende merito a quanto ha saputo dare, come sottolinea un’altra mamma: «È stato molto di più di un insegnante, uno dei più importanti per mio figlio. Lo ha preso per mano quando era ancora adolescente e lo ha fatto diventare uomo. Lo ringrazio per aver creduto sempre in lui. Ha lasciato un segno che resterà indelebile nella vita di ogni alunno. Buon viaggio Tonio».
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