Un giro in centro, una passeggiata e, perchè no, uno sfregio a uno dei monumenti di Roma. Per Pasquetta lo sport preferito di turisti e romani sembra essere la foto a...
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I controlli
Sulla piazza esercito, carabinieri e polizia non intervengono per fermare lo scempio, nessuno controlla la fontana. Dei vigili neanche l'ombra. Lo «spettacolo», purtroppo, non si limita al giorno di Pasquetta inverno e estate, caldo o freddo, il selfie a cavallo del leone è troppo coreografico per rinunciarvi. Uno sfregio talmente quotidiano da essere diventato normale vista la totale assenza di controlli o cartelli di divieto.
Il precedente
La scorsa estate sette ragazzi romani si resero protagonisti di un bagno in mutande con tanto di selfie nella stessa fontana e furono denunciati con annessa multa da 3250 euro. Solo l'ennesimo episodio del capitolo «Bagni nella storia di Roma»: qualche giorno fa un uomo è stato arrestato e portato via dopo essere stato sopreso a fare le vasche nella fontana di Trevi davanti agli occhi attoniti dei passanti, mentre è ancora vivo il ricordo delle tre ragazze in bikini che decisero di «rinfrescarsi» nel fontanone del Gianicolo. L'elefantino di piazza della Minerva ha dovuto subire un restauro-lampo dopo aver perso una zanna, staccata dai vandali e lasciata per terra nelle vicinanze. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico