Ha aggredito con una lametta quattro agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Prato ferendone in maniera grave uno alla gola. È successo questa...
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«Si tratta dell'ennesimo episodio in cui i poliziotti penitenziari devono affrontare del tutto a mani nude i soggetti più violenti che spesso la società esclude dalla civile convivenza proprio in ragione della particolare efferatezza delle loro azioni - afferma il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci - Purtroppo, mentre i Poliziotti Penitenziari non possono utilizzare nessun strumento a propria difesa i detenuti hanno spesso a disposizione un vero e proprio arsenale costituito da strumenti quali spranghe, lamette, fornellini, coperchi di scatolette e carrelli ed è assurdo immaginare che mentre altre forze di polizia sperimentano del tutto legittimamente Taser elettrici e spray al peperoncino gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria sono lasciati completamente inermi al'interno delle sezioni detentive».
«Nel carcere di Prato peraltro - aggiunge Beneduci - il Capo del Dap Francesco Basentini si era recato molto di recente per cui gli chiediamo interventi diretti intesi a verificare la scarsa operatività di Provveditori e Direttori Penitenziari impegnati più a promuovere la propria immagine verso soggetti esterni quali anche garanti dei detenuti che ad adottare iniziative concrete a tutela del lavoro dei Poliziotti Penitenziari.
Corriere Adriatico