Sugo ritirato dai supermercati italiani, l'azienda: «Provoca allergie»

Sugo ritirato dai supermercati italiani, l'azienda: «Provoca allergie»
ROMA - L’annuncio rivolto ai consumatori è stato diramato per prima dalla catena della grande distribuzione Coop e riguarda tre lotti di Sugo all’astice...

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ROMA - L’annuncio rivolto ai consumatori è stato diramato per prima dalla catena della grande distribuzione Coop e riguarda tre lotti di Sugo all’astice Arbi da 220 gr..


Questo sugo pronto all'astice infatti contiene solfiti (anidride solforosa), e la presenza di questo allergene non è segnalata tra i componenti dell’etichetta. Per questa ragione, in via precauzionale, l’azienda produttrice, la Arbi Dario Spa di Monsummano Terme (Pistoia), ne ha disposto il ritiro dal mercato.

“Invitiamo i consumatori in possesso del prodotto dei lotti indicati, in caso di allergia o intolleranza ai solfiti, a non consumare il prodotto e di riconsegnarlo al punto vendita. In caso contrario consumare regolarmente il prodotto”. Per maggiori informazioni si può contattare il numero telefonico 0572.95771 o consultare il sito web www.arbi.it.



In Italia c’è l’obbligo di etichettatura riguardo alla presenza di Anidride solforosa e solfiti con concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/L espressi come SO2.  In molti cibi sono addizionati (e indicati in etichetta con le sigle da E220 fino ad E228) come conservanti al fine di mantenerne una colorazione naturale e ovviamente invitante.

Oltre che nel pesce e nei crostacei, si possono ritrovare nel vino e negli alcolici, nei prodotti da forno, nella frutta secca, nella marmellata, negli sciroppi, nei succhi di frutta, negli insaccati, nelle patate e nelle conserve di pomodoro.

Le allergie ai solfiti solitamente danno luogo a sintomi e malori lievi come vampate di calore, ma possono anche portare a mal di testa e senso di pesantezza, a perdite di peso, a carenze vitaminiche, soprattutto del gruppo B. In caso di allergia, invece, si presentano sotto forma di orticaria, eczemi, riniti, diarrea e, nelle forme più serie, attacchi di asma e manifestazioni respiratorie gravi.

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Corriere Adriatico