TERNI- Per lo Stato risultava completamente cieco, ma questo non gli impediva di fare il guardalinee e di svolger mansioni di tutti i giorni e di essere...
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All’inizio di quest’anno un equipaggio dei carabinieri, nel corso di uno dei tanti servizi di controllo del territorio, aveva notato in giro in città l’uomo mentre svolgeva le normali attività quotidiane in piena autonomia e senza il supporto di alcuno. Quanto visto dai militari strideva in maniera evidente con le difficoltà che lo stesso soggetto evidenziava nelle molteplici occasioni in cui negli ultimi anni si era recato in caserma per l’espletamento di vari atti di polizia giudiziaria: ossia quelle di un non vedente che necessitava costantemente della guida della propria compagna per muoversi nonché di un aiuto anche solo per apporre una firma.
E' stato pedinato, fotografato e filmato, permettendo ai carabinieri di documentare come l’uomo fosse in grado di portare tranquillamente a termine tutte le comuni incombenze giornaliere con atteggiamenti ed azioni palesemente proprie di una persona pienamente vedente e non afflitta, come risultava dalle sue certificazioni, da un deficit visivo del 100 peer cento. Addirittura l’arrestato, è stato osservato dai carabinieri i mentre svolgeva tranquillamente ed in maniera impeccabile le mansioni di ausiliario dell’arbitro, nella fattispecie di guardalinee, nel corso di un incontro di calcio dilettantistico. «Segnalava correttamente la fuoriuscita del pallone dalla linea laterale del campo alzando la bandierina - raccontano i carabinieri - seguiva l’azione dei calciatori muovendosi lungo la linea laterale del campo ed alla fine dei tempi regolamentari invertiva la sua posizione in campo spostandosi nella parte longitudinale opposta a quella precedentemente tenuta, il tutto senza l’ausilio di accompagnatori o strumenti tecnici».
Gli investigatori accertavano inoltre che l’uomo, negli ultimi 5 anni, risultava essere stato deferito in stato di libertà da diversi uffici di polizia di tutto il territorio nazionale per la commissione di oltre 20 episodi di truffa, in alcuni dei quali emergeva aver posto in essere comportamenti incompatibili con la sua asserita cecità totale.
Sulla scorta degli elementi di prova emersi dall’attività investigativa il Gip del Tribunale di Terni ha disposto nei confronti del finto invalido la misura cautelare degli arresti domiciliari, il sequestro di tutta la documentazione medica ed amministrativa relativa alla sua invalidità ed, in base agli accertamenti effettuati unitamente al Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Terni, il sequestro conservativo presso banche ed uffici postali dei conti correnti, dei libretti di risparmio nominativi e al portatore, dei fondi azionari ed obbligazionari, delle cassette di sicurezza e quant’altro riconducibile all’indagato ed alla sua compagna al fine di recuperare l’ingente somma frutto della truffa perpetrata ai danni dello Stato.
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Corriere Adriatico