ROMA - Lavorando al computer, mentre scrivete un testo, vi sarà capitato di accorgervi che i tasti F e J presentano un qualcosa di diverso dagli altri. Sopra di loro...
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Al primo impatto si è portati a credere che sia un'indicazione d'aiuto per i non vedenti, in realtà è frutto di un ragionamento ancora più complesso. L'idea nasce per velocizzare la scrittura digitale, permettendo così alle dita, tramite il tatto, di comprendere in quale posizione della tastiera si stia agendo.
Secondo i dattilografi infatti la posizione migliore delle nostre dita, nella base di partenza, è con i due indici proprio su quelle due lettere, fulcro dell'intera tastiera. I due "medi" rispettivamente sulla D e sulla K, i due anulari sulla S e sulla L e infine i due pollici sulla barra spaziatrice. Questo, abbinato ad un fenomeno mnemonico presente nel nostro cervello, renderà molto più semplice e rapido il vostro lavoro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico