Non pagano il conto della camera del residence, il proprietario spara a padre e figlio

Lite per il conto di una camera in un residence: proprietario viene ferito al volto e spara ai due clienti
  Presi a colpi di pistola nel momento del saldo del conto per una camera in un residence di Cinisi, nel palermitano. Tre i soggetti coinvolti: un uomo di 64...

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Presi a colpi di pistola nel momento del saldo del conto per una camera in un residence di Cinisi, nel palermitano. Tre i soggetti coinvolti: un uomo di 64 anni, suo figlio di 30 ed il titolare di un residence-camping di 76 anni che avrebbe sparato ai due uomini per una lite scoppiata durante una discussione sul conto da pagare alla fine del soggiorno. Raggiunti dai colpi di pistola, padre e figlio sono stati portati all'ospedale Cervello e a Villa Sofia a Palermo, come racconta il Giornale di Sicilia, ma anche il proprietario è stato ferito in modo grave al viso. 

 

Cosa è successo

Uno dei due uomini feriti dalla pistola, è arrivato in ospedale in auto, mentre l'altro in condizioni più gravi, è stato trasferito dai sanitari in codice rosso al Villa Sofia, mentre le indagini dei carabinieri stanno indagando sui motivi che hanno portato al ferimento. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo che ha sparato, detiene legalmente l'arma e nelle prossime ore sarà interrogato dal pm per spiegare le motivazioni che l'hanno spinto a reagire e a sparare ai due clienti. 

 

 

Difesa legittima?

Gli avvocati che difendono il titolare del residence, sostengono che abbia reagito perché aggredito dai due uomini, tanto da avere una profonda ferita al volto, la dentiera spaccata e ferite a bocca e palato. «È una persona mite, da quello che abbiamo appurato sembra che gli aggressori del nostro assistito non avessero intenzione di pagare per l’affitto delle camera dopo la vacanza. Il titolare ha chiesto che gli dessero quanto pattuito e avrebbe ricevuto un pugno al volto - dicono i legali del proprietario del camping - temendo per la sua vita si è difeso con la pistola che aveva regolarmente denunciato. Il nostro assistito si è solo difeso».

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Corriere Adriatico