Prima dei 2 anni di età è bene non usare alcun tipo di repellente, nemmeno a base di estratti naturali, mentre dai 2 ai 12 anni non bisogna superare le 2...
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«Questi prodotti, usati secondo le indicazioni, hanno una tossicità bassa e una breve persistenza nell'ambiente», afferma. Se si sta in giardini domestici e terrazzi, è bene vestirsi con maniche e pantaloni lunghi, e si possono accendere gli zampironi e altri prodotti a combustione, come le candele alla citronella. I repellenti sulla pelle invece vanno usati solo quando necessario e scelti in base alla percentuale del principio attivo che contengono.
La maggior parte di questi prodotti sono a base di icaridina (kbr), dietiltoluamide (deet) e di altre molecole che possono avere effetti tossici. «I repellenti con concentrazione inferiore al 20% sono sufficienti per le nostre latitudini, mentre quelli con il 30% (o più) vanno applicati solo quando si viaggia in Paesi in cui c'è il rischio di contrarre malattie trasmesse da zanzare infette», precisa Romi.
Sotto i 2 anni nessun repellente, ma si può mettere un velo di tulle a maglie strette sulla culla e il passeggino. Dai 2 ai 12 anni sono sufficienti repellenti con concentrazione di principio attivo del 10%, mentre dai 12 anni in su sono sufficienti i prodotti inferiori al 20%, che proteggono anche fino a 6 ore. Infine non mettere i repellenti insieme alle creme solari perché possono aumentare l'assorbimento, così come su tagli, pelle irritata o su un'altra puntura di zanzara. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico