Regioni a fasce, dodici a rischio zona arancione dal 16 gennaio. Nei weekend niente Italia "monocolore"

Regioni a fasce, dodici a rischio zona arancione dal 16 gennaio. Nei weekend niente Italia "monocolore"
Dodici regioni in arancione, due a forte rischio di colorarsi di rosso, le altre gialle. Saranno i numeri odierni (elaborati entro domani) a dire come sarà la penisola dei...

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Dodici regioni in arancione, due a forte rischio di colorarsi di rosso, le altre gialle. Saranno i numeri odierni (elaborati entro domani) a dire come sarà la penisola dei divieti da Nord a Sud. Per ora il parametro-guida è Rt 1 per definire l'arancione e l'Rt 1.25 per il rosso. Lombardia in bilico per il colore più grave: Piemonte, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Molise, Umbria, Sardegna le candidate all'arancione.

 


DIVIETO DI APERITIVO.

 

Lo stop all'asporto per i bar dopo le ore 18 anche in fascia arancione è «ancora sul tavolo» del prossimo provvedimento anti contagio. Lo conferma Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna. Resta confermato invece l'asporto per i ristoranti, mentre i bar potranno solo fare consegne a domicilio dalle 18 alle 22, ora del coprifuoco. Confermato il divieto di spostamento tra tutte le regioni.

 


SABATO E DOMENICA.

 

Non ci sarà l'Italia tutta in arancione come accaduto nel weekend del 9 e 10 gennaio. Le Regioni più virtuose terranno aperti bar e ristoranti se in zona gialla. Confermata la chiusura dei centri commerciali.

 


DPCM E DL.

 

Quasi certo che al Parlamento verranno presentati due provvedimenti: un nuovo Dpcm e un decreto legge. Si procederà di 3 mesi in 3 mesi, sia per gestire al meglio questa fase di campagna vaccinale sia per consentire la proroga dello smart working. Il Comitato tecnico scintifico (Cts) vuole invece la dichiarazione di stato d'emergenza fino al prossimo 31 luglio.

 


PROTESTE.

 

A Roma «almeno 30mila posti di lavoro saranno a rischio e chiuderanno 10mila imprese tra la ristorazione classica, bar, pizzerie al taglio, gelaterie, pasticcerie e streetfood. Il Governo rifletta», afferma Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti della Capitale.

 


IOAPROIL15.

 

La sfida contro la nuova stretta anti-movida è partita dai social, tra inviti a «spegnere i registratori di cassa» oppure a restare aperti a cena il 15 gennaio, poche ore prima che scatti il nuovo Dpcm. Il grido di battaglia del movimento di risoratori e baristi è «IoApro1501». Raccolte subito più di 50mila adesioni.

 


BIANCO NEW ENTRY.

 

Introdotta, ma solo virtualmente, la definizione di zona bianca: l'Rt dovrà essere inferiore a 0.50 per muoversi senza restrizioni, aprire tutti i negozi, musei, teatri, cinema. Un sogno, per ora.

 


BOCCIATURE.

 

L'idea avanzata dall'Istituto superiore di Sanità di decidere i passaggi di colore delle Regioni in base all'incidenza dei contagi sulla popolazione è stata scartata: avrebbe avvantaggiato fare pochi tamponi.

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Corriere Adriatico