Uccisa a 15 anni per una colazione gratis, il fidanzato l'ha massacrata con una pietra

Rebecca uccisa a 15 anni per una colazione gratis, il fidanzato l'ha massacrata con una pietra
Uccisa per una colazione. Rebecca Aylward, una ragazza di 15 anni è stata ammazzata dal suo fidanzato Joshua Davie a Maesteg, nel Galles. Il giovane,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Uccisa per una colazione. Rebecca Aylward, una ragazza di 15 anni è stata ammazzata dal suo fidanzato Joshua Davie a Maesteg, nel Galles. Il giovane, più grande di lei, l'ha uccisa a colpi di pietra per poter avere una colazione gratis.


Rapina Lanciano, la donna sequestrata: «Urlavano e mi hanno tagliato l’orecchio, ma li perdono»



I fatti risalgono al 2010, ma in questi giorni la madre della vitima ha voluto ricordare Rebecca, raccontando quello che è successo in questi anni senza la sua ragazza. Il fidanzato della giovane è stato condannato all'ergastolo, come riporta anche Metro. Un amico di Davie gli lanciò una sfida, dicendo che se avesse ucciso la 15enne gli avrebbe offerto la colazione. «Sai quanto è duro rompere il collo di qualcuno? Era girata dall'altra parte e mi sono detto ‘ci siamo’, ho provato a romperglielo, ma lei urlava e così ho preso una pietra e ho cominciato a colpirla. La cosa peggiore è stato sentire e vedere il cranio che si rompeva, queste, secondo la ricostruzione sono le parole che il 24enne avrebbe detto all'amico dopo il delitto, rivendicando la sua colazione.

Dopo l'omicidio Favie ha cercato di nascondere le sue tracce sui social dove in alcune occasioni aveva condiviso i suoi pensieri sull'ipotesi di uccidere la fidanzata. Le autorità sono state in grado di risalire a lui dopo il ritrovamento del corpo di Rebecca. Oggi la famiglia della vittima ha creato un'associazione a sostegno delle famiglie delle vittime di crimini violenti, analoghi a quelli che hanno visto vittima Rebecca. La mamma ha anche scritto un libro in cui racconta quello che ha dovuto affrontare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico