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Questo il problema: "Immagina di essere un medico e uno dei tuoi pazienti sta per morire per un tumore. Non è possibile eseguire un intervento chirurgico, ma esistono pistole che generano un raggio ad alta intensità in grado di mettere fuori gioco le cellule cancerogene. La potenza del raggio, però, distruggerà anche i tessuti sani circostanti.
L'alternativa è quella di utilizzare oistole dai raggi a bassa intensità, che non intaccherebbero i tessuti sani ma neanche distruggerebbero il tumore".
Come si può risolvere il problema? Una soluzione c'è, ma bisogna pensare fuori dagli schemi per trovarla.
Prendetevi un po' di tempo per riflettere, e se proprio non vi viene una buona idea, scorrete fino in fondo alla pagina per leggere la soluzione.
La soluzione è quella di utilizzare non una, bensì dieci pistole ad alta intensità calibrando la loro potenza al dieci per cento e puntando ognuna di esse in un punto differente, ma in modo che tutti i raggi convergano sulla massa tumorale.
In questo modo, la potenza diretta al tumore sarà pari al cento per cento di quella del raggio ad alta intensità, in grado di distruggere il cancro, ma non ci saranno conseguenze negative per i tessuti sani tutto attorno, poiché avranno ricevuto un'ntensità minore.
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Corriere Adriatico