CEPRANO - Per anni ha abusato di un bambino della sua parrocchia, poi il Tribunale lo ha riconosciuto come colpevole ma è stato incredibilmente prosciolto dal processo. La...
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Il processo era iniziato nel 2005 e da quell'anno era iniziato anche il decorso dei tempi per la prescrizione: se fosse terminato nel 2017, il parroco sarebbe stato condannato. Oggi però, i capi d'accusa nei suoi confronti sono caduti.
Il calvario del ragazzino è durato per circa dieci anni, fino al raggiungimento della maggiore età. Ancor più terrificante è il fatto che il parroco abbia ripetutamente approfittato del danno psichico che sapeva di aver causato al bambino, portando avanti le violenze consapevole che la malattia aveva ormai minato la capacità del piccolo di decidere per sè stesso.
Nei giorni scorsi sono state depositate le motivazioni della sentenza. Le violenze sono state provate, così come il danno psichico causato dai continui abusi dell'uomo. La difesa è stata inoltre lacunosa e non ha convinto il giudice: Gianni Bekiaris è chiaramente colpevole davanti agli occhi della giustizia. Tuttavia, non sconterà nemmeno un giorno della sua pena.
Quel bambino oggi è un uomo di 32 anni. Dopo un lungo silenzio, ha trovato la forza di raccontare tutto a un consultorio di Veroli, al quale si era rivolto per provare a intraprendere un percorso di recupero psicologico a causa del trauma vissuto. Durante uno degli incontri, ha confessato al consulente che lo stava ascoltando quello che aveva dovuto sopportare dall'età di otto anni: appena ascoltata la sua orribile versione dei fatti, gli operatori hanno fatto scattare la denuncia nei confronti di Gianni Bekiaris. Il primo abuso raccontato dal ragazzo al processo era avvenuto in un albergo: il parroco lo aveva ingannato, portandolo lì con la scusa di una gita.
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Corriere Adriatico