Ancora molti i punti da chiarire sulla sparatoria in questura a Trieste che ha provocato la morte di due poliziotti, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. Alejandro Augusto...
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bagno.
È stato raggiunto da due colpi di pistola al lato sinistro del petto e all'addome Pierluigi Rotta, il poliziotto morto in Questura a Trieste assieme al collega Matteo Demenego, quest'ultimo è stato colpito 3 volte: alla clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena.
Lo si apprende da fonti qualificate della Polizia che stanno ricostruendo la dinamica di quanto accaduto anche se, sottolineano, non ci sono né testimoni, né riprese delle telecamere del primo conflitto a fuoco.
Quello che è certo è che Meran - che come il fratello non aveva precedenti e non era segnalato come soggetto pericoloso - chiede di poter andare in bagno e ad un certo punto riesce a sottrarre la pistola all'agente che lo accompagna. Come abbia fatto sarà difficile ricostruirlo: alla scena non hanno assistito testimoni e la zona non è coperta da telecamere. Dopo aver sparato al primo poliziotto, Meran si incammina verso l'uscita e trova sulla sua strada secondo agente. L'uomo spara ancora e quando il poliziotto cade in terra gli prende la pistola, strappandogli la fondina. A quel punto sicavvicina l'uscita e ha un terzo conflitto a fuoco, con l'agente al corpo di guardia, che lo ferisce. Meran, dicono ancora le fonti, riesce comunque ad uscire dall'edificio e qui viene bloccato dagli uomini della squadra mobile. Dalla ricostruzione che sta emergendo sembra inoltre che il fratello, Carlysle Stephan Meran, non abbia avuto alcun ruolo nella sparatoria. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico