Pogba, estorsione milionaria: «Mi hanno puntato le pistole addosso, ero in pericolo»

Le dichiarazione del giocatore juventino alle forze dell'ordine francesi.

Pogba, estorsione milionaria: «Mi hanno puntato le pistole addosso, ero in pericolo»
«Mi hanno puntato le pistole addosso, ero in pericolo». Il polpo Paul parla. Nuove rivelazione sconcertanti sul caso Pogba, minacciato da bande armate per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Mi hanno puntato le pistole addosso, ero in pericolo». Il polpo Paul parla. Nuove rivelazione sconcertanti sul caso Pogba, minacciato da bande armate per un’estorsione milionaria. Emergono i dettagli riportati da Le Monde sull’episodio che ha convinto il centrocampista della Juventus a sporgere denuncia in Francia, mentre la seconda indagine è stata aperta dalla Procura di Torino.

Cosa è accaduto a marzo

Lo scorso 19 marzo Pogba venne condotto dagli amici di infanzia, Adama C. e i fratelli Roushdane e Machikour K., in un appartamento a Chanteloup-en-Brie. «Avevo paura - la deposizione di Paul alle forze dell’ordine francesi -. Mi hanno puntato le pistole addosso. E minacciato in malo modo, dissi loro che avrei pagato ma si misero a gridare di stare zitto e di guardare in basso. Uno dei due incappucciati parlò all'orecchio di Roushdane; quando se ne andarono, Roushdane mi disse che dovevo pagare: 13 milioni di euro, di cui 3 in contanti, per la protezione che quei due uomini gli avrebbero fornito per anni. Altrimenti saremmo stati tutti in pericolo».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico