Francesco picchiato perché ha difeso una ragazza dall'aggressione del fidanzato: «Lei plagiata, mi ha detto "gli farai passare i guai"»

Il giovane è stato aggredito a Milano domenica sera

Francesco picchiato perché ha difeso una ragazza dall'aggressione del fidanzato: «Lei plagiata, mi ha detto "gli farai passare i guai"»
A pochi giorni dall'omicidio di Giulia Cecchettin, non ce l'ha fatta a restare inerme. Così, quando Francesco ha visto un uomo alzare le mani sulla fidanzata,...

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A pochi giorni dall'omicidio di Giulia Cecchettin, non ce l'ha fatta a restare inerme. Così, quando Francesco ha visto un uomo alzare le mani sulla fidanzata, è stato brutalmente viene picchiato. Il giovane che è intervenuto, ha subito un trauma cranico, la frattura del naso e una costola incrinata. È successo domenica sera a Milano, in zona Baggio. A scioccarlo più di tutto, però, sono state le parole della donna, che aveva appena ricevuto un pugno. «Capisci che adesso il mio ragazzo va nei casini per colpa tua?», avrebbe detto.

Cosa è successo

Il giovane ha raccontato la vicenda alla pagina social "MilanoBelladaDio". Intorno alle 20 di domenica, mentre camminava in zona Baggio dopo essere uscito da lavoro, ha visto il ragazzo che sferrava un pugno alla fidanzata, così, tra l'indifferenza generale, ha deciso di intervenire, allontanando il ragazzo e chiamando la polizia. A quel punto, la furia dell'uomo ha cambiato obiettivo. «Io faccio quello che voglio», ha urlato. 

«Aveva il viso tutto rosso, lo zigomo gonfio. Era impaurita dalla situazione. Ma sembrava plagiata dal fidanzato, come se fosse concorde con il fatto che lui potesse farle quello che voleva perché stavano insieme, come se cercasse di difenderlo nonostante la violenza», le parole di Francesco. «Le ho spiegato che la situazione era grave, che era in grave pericolo, che non potevo non difenderla dal suo fidanzato che la stava aggredendo...», ha aggiunto. In pochi minuti sono arrivati quattro ragazzi, che lo hanno aggredito. 

 

 

 

 

«Non si può far finta di niente»

«Questo è il nostro Paese, questo è il mondo in cui vivo. Dove chi è indifferente vince e chi cerca di fare qualcosa viene distrutto. Ma preferisco essere gettato a terra e rialzarmi piuttosto che essere chiuso nell'omertà e stare in silenzio».

«Spero che le persone capiscano quanto è importante non distogliere lo sguardo da tali atteggiamenti», racconta Francesco, aggiungendo che «Non è la prima volta che mi capita di assistere ad una scena del genere nel mio quartiere e non è la prima volta che mi metto in mezzo. Ma non mi era mai capitato di finire in ospedale per un motivo simile».

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Corriere Adriatico