La guardia costiera ha sequestrato undici tonnellate di pesce destinate a cenoni e pranzi di Natale. Alcune partite erano scadute nel 2011. Tra il pesce sequestrato, cozze,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La tradizione del cenone della vigilia a base di pesce, fa sì che in Puglia la richiesta di pescherie e ristoranti aumenti a dismisura, generando un terreno fertile per chi vuole lucrare. A Bari è stato bloccato un camion appena arrivato dalla Grecia con tre tonnellate di spigole e orate divise in 480 casse, in pessimo stato di conservazione e che potevamo mettera a rischio la salute.
Tra Trani e Barletta, è stato controllato un tir che trasportava mitili (4.800 kg di cozze nere, 600 di noci, 800 di mussoli, 1.000 di ostriche, 300 di fasolari, 800 di cozze pelose) proveniente dalla Bulgaria. A bordo sono state trovate otto tonnellate di vongole e cozze prive della tracciabilità potenzialmente pericolose, a causa delle insufficienti informazioni su tempi e modalità della depurazione.
Un terzo camion, proveniente da Taranto, è stato fermato giovedì sempre a Bari. All'interno, 30 esemplari di pesce spada di taglia inferiore a quella prevista per la commercializzazione lecita. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico