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PESCARA - L'uomo morto a seguito della sparatoria nel bar di Pescara si chiamava Walter Albi, 66 anni,
e risulta iscritto all'albo degli architetti. Il ferito grave è Luca Cavallito, 48 anni, ex calciatore con precedenti penali.
Una ulteriore ricostruzione dei testimoni conferma che a sparare è stata una sola persona giunta in moto: parlano di un braccio che spunta da alcune piante sul lato di via Ravasco e di una mano fermissima che spara almeno sei colpi.
L'agguato
Sono circa le 20, l’ora dell’aperitivo, quando un uomo parcheggia uno scooter in via Ravasco e a piedi, lentamente e senza togliersi il casco, raggiunge il bar e accede direttamente alla veranda del locale dove il titolare Antonio Corradi e la moglie Loredana stanno servendo i clienti. L’uomo si dirige dritto verso un tavolo con due persone in attesa di una pizza, in un attimo estrae l’arma e fa fuoco sparando più colpi, poi si dilegua in silenzio così com’era arrivato. Dei ragazzi in bicicletta se lo trovano davanti, «era vestito di nero», e avvisano la gente nei dintorni di mettersi al riparo. Al Kidland, locale ad un passo dal bar, è in corso una festa affollata di bambini, gli spari vengono sentiti distintamente e il panico si diffonde tra mamme che gridano e piccoli in cerca di riparo. L’uomo avrebbe agito da solo ma neppure si può escludere la presenza di complici.
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Corriere Adriatico