ROMA - La Polizia Postale e delle Comunicazioni, dopo una complessa attività d´indagine durata 6 mesi, ha identificato 44 italiani e individuato altri 120 tra Europa,...
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COME E' PARTITA L'INDAGINE
L'inchiesta è partita dalla denuncia, nel 2015, di un cittadino livornese che, scaricando musica tramite un programma di file sharing si era ritrovato sul computer un video pedopornografico. A seguito gli investigatori del Compartimento Polposta di Firenze, coordinati dal Cncpo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, hanno avviato una capillare attività sotto copertura, che ha consentito di acquisire evidenze a carico di un numero elevatissimo di utenti della rete che condivideva il turpe materiale attraverso programmi di file sharing. Su delega della Procura fiorentina, gli investigatori hanno alla fine ristretto il cerchio su un numero più limitato di cittadini italiani, nei confronti dei quali sono state effettuate perquisizioni domiciliari e personali a conferma di quanto acquisito nel lungo periodo di investigazione coperta. Il bilancio è di 5 persone arrestate in flagranza e di altre 30 denunciate per detenzione di materiale pedopornografico: tutti sono stati trovati in possesso di migliaia di foto e diversi video pedopornografici.
CHI SONO
I soggetti arrestati e denunciati hanno un´età compresa tra i 40 e i 53 anni, residenti tra le regioni Toscana, Lombardia, Veneto, Trentino Alto-Adige, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia.
Corriere Adriatico