Volevano costituire un movimento d'ispirazione apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita denominato «Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori»....
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L’operazione - che trae origine da un monitoraggio di militanti di estrema destra locali - ha consentito alla Digos di Enna ed al Servizio Antiterrorismo Interno della Ucigos di far emergere l’esistenza di una vasta e frastagliata galassia di soggetti, residenti in diverse località, accomunati dal medesimo fanatismo ideologico ed intenzionati a costituire un movimento d’ispirazione apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita denominato “Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori”.
Dalle indagini svolte dalla Polizia di Stato, è emerso che gli accusati - alcuni dei quali hanno in più occasioni fatto riferimento ad un’asserita disponibilità di armi ed esplosivi - oltre ad aver definito la struttura interna e territoriale del movimento, creato il simbolo e redatto il programma - dichiaratamente antisemita e negazionista - hanno condotto attività di reclutamento e proselitismo pubblicando contenuti del medesimo tenore sui propri account social. E’ stata anche creata per lo scopo una chat chiusa denominata “Militia”, finalizzata all’addestramento dei militanti.
Significativo al riguardo il coinvolgimento – in qualità di addestratore – di un pluripregiudicato calabrese, ex “legionario” nonché esponente di spicco della ‘ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente ligure.
In tale contesto si evince il tentativo del sodalizio di accreditarsi in diversi circuiti internazionali avviando contatti con organizzazioni di rilievo come “Aryan Withe Machine - C18” - espressione del circuito neonazista Blood & Honour inglese - ed il partito d’estrema destra lusitano “Nova Ordem Social”.
Tale percorso ha trovato concreta realizzazione in occasione della “Conferenza Nazionalista” svoltasi lo scorso 10 agosto a Lisbona con l’obiettivo di creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione “nazionalsocialista” di Portogallo, Italia Francia e Spagna: nella circostanza, un’indagata è intervenuta in qualità di relatrice, distinguendosi per l’accesa retorica antisemita del proprio intervento.
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Corriere Adriatico