Parkinson, ora la stimolazione neurale è possibile wireless

Parkinson, ora la stimolazione neurale è possibile wireless
ROMA - Contro il Parkinson e per il trattamento di patologie che richiedono la stimolazione neurale è stato descritto il meccanismo per eseguirla wireless, in maniera non...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Contro il Parkinson e per il trattamento di patologie che richiedono la stimolazione neurale è stato descritto il meccanismo per eseguirla wireless, in maniera non invasiva (senza elettrodi connessi con il paziente) ed eliminando il rischio di tossicità e di allergie, grazie all'utilizzo di biomateriali.


Il risultato è frutto della ricerca condotta da un team internazionale, con il coordinamento e con l'apporto fondamentale di un gruppo di giovanissimi scienziati italiani del Centro di Micro-BioRobotica dell'Istituto di BioRobotica del Sant'Anna di Pisa, in collaborazione con il laboratorio Wabios, sede distaccata a Singapore dellaWaseda University di Tokyo.



Lo studio ha analizzato nel dettaglio il meccanismo che porta alla stimolazione neuronale, individuando i canali della membrana cellulare coinvolti nel fenomeno, dimostrando come la piezoelettricità delle nanoparticelle sia il requisito fondamentale per ottenere l'eccitazione neuronale.



«Le implicazioni di questa scoperta - hanno spiegato Gianni Ciofani, team leader del centro di Micro-BioRobotica dell'IIT di Pontedera e Attilio Marino . dottorando in BioRobotica del Sant'Anna - sono molteplici e aprono prospettive interessanti che spaziano dalla neuroprotesica alla medicina rigenerative. Una possibile implicazione riguarda il trattamento di patologie in cui è necessaria una stimolazione neurale, come il Parkinson. Altre applicazioni potenziali sono la rigenerazione del nervo periferico e la stimolazione sensoriale, ad esempio la stimolazione del nervo acustico nel caso di alcune tipologie di sordità. La tecnica non è ristretta al sistema nervoso ma, in potenza, è sfruttabile anche per stimolare altri tessuti biologici eccitabili come il tessuto cardiaco». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico