CITTA' DEL VATICANO - n Medio Oriente, dove è nato Gesù, ha detto il Papa, «continuano tensioni e violenze e la pace rimane un dono da invocare e da costruire»: «possano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Al Signore domandiamo che l'intesa raggiunta in seno alle Nazioni Unite riesca quanto prima a far tacere il fragore delle armi in Siria e a rimediare alla gravissima situazione umanitaria della popolazione stremata. È altrettanto urgente che l'accordo sulla Libia trovi il sostegno di tutti, affinchè si superino le gravi divisioni e violenze che affliggono il Paese». Così il Papa. «L'attenzione della Comunità internazionale sia unanimemente rivolta a far cessare le atrocità che», sia in Siria e Libia «come pure in Iraq, Yemen e nell'Africa subsahariana, tuttora mietono numerose vittime, causano immani sofferenze» e «non risparmiano il patrimonio storico e culturale».
«Il mio pensiero - ha detto il Pontefice nel suo Messaggio natalizio che precede la benedizione Urbi et Orbi, pur non citando espressamente lo Stato Islamico - va pure a quanti sono stati colpiti da efferate azioni terroristiche, particolarmente dalle recenti stragi avvenute sui cieli d'Egitto, a Beirut, Parigi, Bamako e Tunisi». «Ai nostri fratelli - ha quindi aggiunto -, perseguitati in tante parti del mondo a causa della fede, il Bambino Gesù doni consolazione e forza». «L'attenzione della Comunità internazionale sia unanimemente rivolta a far cessare le atrocità che», sia in Siria e Libia «come pure in Iraq, Yemen e nell'Africa subsahariana, tuttora mietono numerose vittime, causano immani sofferenze» e «non risparmiano il patrimonio storico e culturale».
Corriere Adriatico