Papa Francesco: «Aiutare chi è in difficoltà senza fare distinzioni di razza e di fede»

Papa Francesco: «Aiutare chi è in difficoltà senza fare distinzioni di razza e di fede»
CITTA' DEL VATICANO - «Alla fine saremo giudicati sulle opere di misericordia. Il Signore potrà dirci: ma tu, ti ricordi quella volta sulla strada da Gerusalemme...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CITTA' DEL VATICANO - «Alla fine saremo giudicati sulle opere di misericordia. Il Signore potrà dirci: ma tu, ti ricordi quella volta sulla strada da Gerusalemme a Gerico? Quell'uomo trovato mezzo morto ero io. Ti ricordi? Quel bambino affamato ero io. Ti ricordi? Quel migrante che tanti vogliono cacciare ero io. Quei nonni soli, abbandonati nelle case di riposo, ero io. Quell'ammalato solo in ospedale, che nessuno va a trovare, ero io». È il messaggio che papa Francesco desume dalla parabola evangelica del «buon samaritano», da lui commentata oggi all' Angelus. 


«Non devo catalogare gli altri per decidere chi è mio prossimo e chi non lo è. Dipende da me essere o non essere prossimo della persona che incontro e che ha bisogno di aiuto, anche se estranea o magari ostile». «Anche noi possiamo porci questa domanda: chi è il mio prossimo? Chi devo amare come me stesso? I miei parenti? I miei amici? I miei connazionali? Quelli della mia stessa religione?...», ha osservato. «Fatti prossimo del fratello e della sorella che vedi in difficoltà», è stato quindi l'insegnamento tratto dalla parabola. «Fare opere buone, non solo dire parole che vanno al vento: mi viene in mente quella canzone parole, parole, parole... - ha detto - No fare, fare e mediante le opere buone, che compiamo con amore e con gioia verso il prossimo - ha proseguito -, la nostra fede germoglia e porta frutto.

Domandiamoci: la nostra fede è feconda? Produce opere buone? Oppure è piuttosto sterile, e quindi più morta che viva? Mi faccio prossimo o semplicemente passo accanto? Selezione le persone a secondo del mio proprio piacere».

Dopo la recita dell' Angelus, papa Francesco ha ricordato che oggi ricorre la «Domenica del Mare», «a sostegno della cura pastorale della gente di mare». «Incoraggio i marittimi e i pescatori nel loro lavoro, spesso duro e rischioso - ha affermato -, come pure i cappellani e i volontari nel loro prezioso servizio. Maria, Stella del Mare, vegli su di voi!».


Salutando al termine dell'Angelus i gruppi di fedeli presenti in Piazza San Pietro, papa Francesco a un certo punto si è interrotto e ha detto: «Ma che ho sentito lì alcuni dei miei connazionali che non stanno zitti - ha affermato 'a braccio' tra italiano e spagnolo -, a los argentinos che estàn aquì e che fanno chiasso, che hacen lio, un saludo especial».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico