BIELLA - "Oltre al corpo, i medici dovrebbero curare anche l'anima. Ve lo posso assicurare per esperienza personale. ...
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Paola Matera vive a Biella da 25 anni e dopo 17 trascorsi lavorando sulle ambulanze del 118 è diventata medico del Pronto soccorso dell'Ospedale degli infermi. Viene da una famiglia di musicisti ma la sua vocazione era quella della medicina, un'aspirazione che rischiava di essere stroncata da una grave malattia debilitante: "Sedici anni fa rimasi per mesi su un letto, non riuscivo a fare nulla se non ascoltare musica. Durante la convalescenza scoprii che il canto riusciva a darmi la forza di guarire e rimettermi in piede".
Dopo quelle lezioni di canto, che per lei significarono il ritorno alla vita, Paola iniziò a cantare anche in diversi gruppi ed ora, come riporta La Stampa, è riuscita a introdurre la sua personale terapia anche nell'ospedale dove lavora. "I dirigenti e il personale sono molto attenti alle necessità dei pazienti, che non sono solo le cure e gli esami strumentali- ha spiegato Paola -. Spesso bisogna stare attenti anche all'anima dei pazienti, dobbiamo passare del tempo con loro e farli sorridere perché la malattia più temibile è la paura di non farcela".
Paola sa cosa vuol dire essere malati, e ha deciso così di far incontrare la sua passione e il suo lavoro cantando grandi classici italiani insieme ai propri pazienti, regalando loro un momento di svago. Il coinvolgimento è stato tale che alla fine un'anziana paziente di Paola si è avvicinata a lei e le ha detto: "Ora non ho più dolori al ginocchio". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico