Abusa la figlia minorenne per 9 anni e documenta le violenze con foto e video: arrestato

A far scattare le manette è stata la denuncia di un altro uomo, a cui il padre-orco avrebbe avanzato la proposta di partecipare a una sessione di abusi.

Milano, cocainomane abusa la figlia minorenne per 9 anni e documenta le violenze con foto e video: arrestato
Lui era l'orco della vicenda, sua figlia la vittima innocente. I due, secondo la Procura di Milano, hanno alle spalle di un storia di violenze lunga quasi 9...

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Lui era l'orco della vicenda, sua figlia la vittima innocente. I due, secondo la Procura di Milano, hanno alle spalle di un storia di violenze lunga quasi 9 anni, culminata con l'arresto del padre. Quest'ultimo è un uomo di 46 anni, secondo gli inquirenti colpevole di aver abusato la figlia minorenne per quasi una decade, dal 2015 all'aprile 2023. Per colpa sua la vittima, oggi 12enne, sarebbe quindi scivolata in questa spirale di violenze e traumi da quando aveva appena 3 o 4 anni. 

Il provvedimento di fermo, richiesto dal pubblico ministero Giovanni Tarzia, è stato firmato dal Giudice per le indagini preliminari Guido Salvini. A far scattare l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'indagato, è stata la denuncia di un altro uomo, a cui il padre-orco avrebbe avanzato la proposta di partecipare a una sessione di abusi. L'ennesima, ai danni della povera ragazzina. Gli investigatori non escludono che simili proposte possano essere state fatte in passato anche ad altri uomini, e quindi accettate da questi ultimi. 

Il 46enne è anche accusato di produzione di materiale pedopornografico, visto che in diverse occasioni avrebbe pure deciso di riprendere col telefonino le violenze perpetrate. Sempre secondo quanto si apprende dal testo dell'ordinanza, l'indagato spesso si trovava in stato di alterazione psico-fisica, per via del consumo abituale di droga, soprattutto cocaina. E la figlia veniva usata regolarmente per soddisfare le sue perversioni sessuali. Gli abusi avvenivano all'interno della dimora dell'uomo, un camper, compresa la produzione delle foto e dei video contestati. Materiali che spesso e volentieri venivano condivisi con altre persone. 

Il gip ha evidenziato anche «la gravità della proposta» rivolta all'altro uomo «di coinvolgere la bambina in rapporti tra adulti, rafforzata dalla condivisione di files multimediali espliciti aventi per oggetto la bambina stessa». Il 28 aprile scorso la Procura ha disposto la perquisizione della residenza e delle postazioni di lavoro dell'indagato, incluso il sequestro del suo cellulare. 

Il gip ha ritenuto credibile la denuncia sporta contro il 46enne anche a seguito delle dichiarazioni rese dalla ragazzina in sede di audizione protetta: queste avrebbero trovato riscontro in alcuni messaggi WhatsApp, partiti proprio dal cellulare del padre.

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Corriere Adriatico