Legato e frustato dai bulli, il padre: «Denuncio scuola e insegnante»

L'ingresso dell'istituto padovano
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PADOVA - "Denuncio l’insegnante di ginnastica e denuncio anche la scuola. Venerdì sera quando sono tornato a casa ho trovato mia moglie stesa a terra, priva di sensi.....È anche al nono mese di gravidanza. Per questo ho deciso di andare dai carabinieri".


Queste le parole, facenti parte di un'intervista rilasciata al Mattino di Padova, del padre del ragazzino vittima di un grave episodio di bullismo, verificatosi nella scuola media Petrarca di via Concariola, nel centro storico della città, dove uno studente di nazionalità marocchina sarebbe stato legato e frustato da alcuni compagni di classe, durante l'ora di educazione fisica.

Un gioco di pessimo gusto, poi degenerato in violenza fisica e psicologica. Il giovane immigrato sarebbe stato immobilizzato, gli sarebbero stati legati mani e piedi e sarebbe stato colpito più volte con la corda usata per gli esercizi ginnici. L'aggressione sarebbe terminata solo quando l'insegnante si è accorto di quanto stava accadendo.

Non si tratterebbe, peraltro, del primo caso: già un anno fa il ragazzino sarebbe stato preso di mira dai compagni, vedendosi sottrarre il telefonino e la sua identità su Facebook. Poco dopo sarebbe comparsa in rete, sul suo profilo, la frase «Sono gay e voglio dirlo a tutti». La dirigente Marcuzzo ha promesso che sulla vicenda verrà fatta chiarezza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico