Annega la figlia di quattro mesi poi la mamma tenta il suicidio

Annega la figlia di quattro mesi poi la mamma tenta il suicidio
ORTE - Una bambina di 4 mesi morta, il fratellino maggiore, 5 anni, chiuso in una stanza in stato confusionale e la loro mamma in gravissime condizioni. E' il drammatico...

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ORTE - Una bambina di 4 mesi morta, il fratellino maggiore, 5 anni, chiuso in una stanza in stato confusionale e la loro mamma in gravissime condizioni. E' il drammatico scenario che si è trovato davanti un uomo rientrando in casa a Orte scalo, verso le 17. E dopo aver sfondato la porta, dato che nessuno della sua famiglia rispondeva. Dalle prime ricostruzioni la donna ha annegato la figlia neonata dopo aver rinchiuso l'altro figlio nella sua camera, poi ha tentato di togliersi la vita ingerendo tutte le compresse di una scatola di farmaci. 

La tragedia è avvenuta in corso Garibaldi 85, in centro, nell'appartamento costruito di recente dove abita la giovane famiglia moldava che si è bene integrata nella comunità cittadina.
 

 E' stato lo stesso manovale a dare l'allarme ai carabinieri. La neonata era senza vita nell'ingresso, il figlio invece era rinchiuso in una stanza mentre la donna era viva, ma gravissima. Per gli investigatrori sembra trattarsi di un omicidio con successivo tentativo di suicidio, forse dovuto a problemi di depressione seguita al parto. Ma al momento non si esclude alcuna ipotesi. I carabinieri hanno trovato una scatola di medicinali vuota che è stata subito refertata mentre gli estremi del farmaco sono stati comunicati ai medici dell'ospedale di Belcolle di Viterbo dove è stata ricoverata la mamma, casalinga trentenne. Le indagini sono affidate ai carabinieri: un primo sopralluogo è stato compiuto dal sostituto procuratore Franco Pacifici e dal comandante provinciale dei militari, il colonnello Mauro Conte. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico