LONDRA - Per il giudice non ci sono dubbi, la decisione è presa: per Paul Abbott, 56enne di Dudley, non lontano da Birmingham, in Inghilterra, l'unica pena possibile...
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Jacqueline Abbott, 54 anni, madre di due figli, Martyn e Ryan, è stata uccisa nel pomeriggio dell'11 dicembre a martellate sul cranio. Quella sera lei e Paul sarebbero dovuti andare a un concerto-tributo dedicato da una banda a Elvis Presley. Jacqueline, che con il marito gestiva il negozio di attrezzatura da pesca "J & P Fishing Snooker Darts", era stata via da casa per alcuni giorni e quando è tornata è scoppiata una lite apparentemente banale, ma dietro la quale dovevano nascondersi antichi rancori: la miccia è stata innescata dal fatto che la donna aveva venduto su eBay uno dei due biglietti per il concerto. Paul non ci ha visto più, ha afferrato un martello e ha colpito la moglie un paio di volte sul cranio, provocandole danni catastrofici che l’hanno uccisa. La polizia, allertata dai vicini di casa, ha trovato il cadavere di Jacqueline in giardino, nel retro della casa. Oggi Paul ha ammesso la sua colpevolezza davanti alla Corte di Wolverhampton. Per lui l'ergastolo è certo e la sentenza verrà emessa prossimamente, dopo che il giudice avrà raccolto gli ultimi dati necessari per stabilire la durata minima assicurata di detenzione.
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Corriere Adriatico