RUBANO - Una gita in moto fino a salire a Madonna di Campiglio in compagnia di un gruppo di amici motociclisti: ed è stato percorrendo i tornanti che scendono a Dimaro che...
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LA DINAMICA
Dai primi accertamenti sembra che il trentatreenne abbia perso il controllo della sua Ducati all'altezza di una curva verso sinistra. L'impatto è stato fortissimo, prima sull'asfalto, poi contro il guard rail. L'incidente alle 12.30 di ieri, l'allerta, e i soccorsi avvenuti sotto gli occhi degli amici che, dando l'allarme, si sono subito resi conto della gravità della situazione. La strada è stata chiusa al traffico dai vigili del fuoco, per permettere l'arrivo delle ambulanze della Croce Rossa di Dimaro e del Trasporto infermi di Madonna di Campiglio; l'elicottero ha calato il medico e l'infermiere con il verricello direttamente sul posto, andando poi atterrare nel vicino Belvedere. Spetta ai carabinieri di Malé ricostruire la dinamica del tragico incidente.
IL LUTTO
La tragica notizia della morte di Omar Tiso è circolata a Villaguattera nel tardo pomeriggio di ieri quando in paese era in corso la tradizionale festa medioevale che la parrocchia organizza in questo periodo. Ed è arrivata come un pugno nello stomaco per chi conosceva quel ragazzo dal cuore grande, che non si tirava mai indietro quando c'era da dare una mano. A Villaguattera la famiglia del trentenne è molto conosciuta, papà Flaviano è noto come falegname, con lui la moglie Tosca e i due fratelli di Omar. E ieri nell'abitazione di vicolo Cavour 2, casa che si trova proprio in centro paese si è abbattuto il dramma. «È una notizia che ci rattrista moltissimo - ha detto don Savino, parroco di Villaguattera apprendendo della morte del giovane -, me lo ricordo sempre gioviale e sorridente anche da ragazzino. Era uno dei nostri giovani, vicino alla parrocchia dove negli anni passati si era anche impegnato nelle varie attività ed iniziative, poi crescendo e il lavori ti portano a coltivare anche interessi diversi. Sono tanto dispiaciuto».
CHI ERA
Omar, che avrebbe compito 34 anni ad agosto, lavorava come meccanico alla Moto Tre di via Garibaldi a Villaguattera, coltivando fin da giovane la sua passione per i motori e le due ruote. Un ragazzo esperto, dall'orecchio allenato nel capire subito cosa non andasse nella moto che aveva fra le mani. Ieri pomeriggio si respirava ancora aria di festa fra gli allestimenti medioevali allestiti nel campo accanto alla chiesa, allegria che è andata incupendosi di ora in ora non appena la notizia è arrivata anche agli organizzatori. «Siamo sconvolti ha detto Lorenzo Rampazzo del gruppo degli organizzatori - è un ragazzo che conosciamo molto bene, come la sua famiglia. L'ultima volta l'abbiamo visto proprio ieri sera (sabato ndr) è passato qui in sagra a salutare: quando siamo partiti più di 10 anni fa con questo evento anche lui era uno dei ragazzi che ci davano una mano. Un ragazzo dal cuore grande, sempre pronto a dare una mano se c'era bisogno, non si tirava mai indietro. È un dramma per tutta la nostra comunità». La tragica notizia è arrivata a festeggiamenti già avviati, ma alle 18 di eri l'organizzazione della festa medioevale, in accordo con don Savino, ha deciso di mantenere un profilo più basso. È stata così ridimensionato il tono dei festeggiamenti e sono stati annullati gli intrattenimenti che prevedevano spettacoli con gli sbandieratori e i tamburini. Tutta la parte vivace della serata è stata annullata nel rispetto del dolore della famiglia di Omar.
Barbara Turetta Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico