«Ho aperto la porta di casa e c'era un lupo che mi guardava, ha ucciso tutte le mie galline». Il racconto dal Salento. Il video

«Ho aperto la porta di casa e c'era un lupo che mi guardava, ha ucciso tutte le mie galline». Il racconto dal Salento. Il video
«In 5 minuti è andato e venuto dal pollaio 8 volte e ha fatto fuori 9 galline e 2 galli, di cui non è rimasta praticamente traccia. Solo qualche penna»....

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«In 5 minuti è andato e venuto dal pollaio 8 volte e ha fatto fuori 9 galline e 2 galli, di cui non è rimasta praticamente traccia. Solo qualche penna». È il bilancio del “blitz” di un lupo all’interno di una masseria nelle campagne di Novoli, piccolo comune del Nord Salento. E queste sono le parole della ragazza che abita l’antico insediamento rurale e che alle 5.50 del mattino, qualche giorno fa, ha avuto l’incontro ravvicinato con l’esemplare, subito apparso - come le immagini registrate dalla telecamera di videosorveglianza consentono di osservare - particolarmente denutrito.

«Erano le 5 e 55. E, poco dopo esser rientrata in casa da un’altra masseria - spiega -, ho avvertito strani rumori all’esterno, e il chiocciare delle galline. Quando ho aperto la porta della camera da letto, lui era lì, a tre metri, davanti me. Mi si è bloccato il respiro, mentre Flash, il mio cane, dopo un breve slancio si è subito ritratto all’interno della stanza».

Il racconto

La donna racconta di aver subito notato la foltezza della coda e, allo stesso tempo, la magrezza e l’altezza dell’animale, tali da condurla a comprendere - come poi accertato da alcuni esperti al quale foto e video sono stati sottoposti - che non si trattasse né di una volpe, né di altra razza canina. «Sono stati istanti lunghissimi, in cui ci siamo anche guardati negli occhi. Il lupo ha avuto la destrezza di afferrare la gallina che era a metà strada tra me e lui e di scappare». Era la nona delle 9 galline “rapite”, prima dell’agguato in tutto 20.

È solo uno degli ultimi casi registrati nell’area settentrionale della penisola salentina. Accomodata da diversi fattori, primo fra tutti lo spopolamento delle campagne, la presenza di lupi nel Salento si sta rapidamente intensificando. E i disagi per chi si ritrova ad averci a che fare sono notevoli, soprattutto nei casi in cui il predatore si accosti a strutture produttive. Il mese scorso l’Asl ha offerto pubblicamente consigli utili sul comportamento da osservare in caso di incontro o contatto. Mentre solo sette giorni fa, in occasione di un confronto con i ricercatori del Cnr Iret, l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, ha evidenziato l’opportunità che il riavvicinamento dei lupi al territorio può rappresentare: «La presenza dei grandi predatori in Puglia comparto delle criticità gestionali che se ben affrontate possono aiutare l’opinione pubblica a comprendere il fenomeno evitando di generare problemi di interazioni tra le specie, come recentemente accaduto in Trentino nella gestione degli orsi in Trentino. Non vogliamo - ha detto - che questo accada anche in Salento».

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Corriere Adriatico