«Mi raccomando, nessuno riprende a fumare dopo aver smesso di pensare di essere più protetto contro il Coronavirus. Il fumo resta la prima causa di mortalità...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE: Coronavirus, Ilaria Capua a DiMartedì: «Seconda ondata? Rischio c'è, ma dipende da noi»
Un nuovo studio in Francia, su 350 malati ricoverati e verificati con tampone, conferma questa sotto-rappresentazione dei fumatori tra i malati: solo il 5%, una percentuale chiaramente molto inferiore a quella dei fumatori nella società. L'ipotesi - ha detto ai media francesi il professore Jean-Pierre Changeux, dell'Istituto Pasteur e del College de France - è che la nicotina , fissandosi sul recettore cellulare usato dal coronavirus, impedisca o ostacoli il suo ingresso nelle cellule.
La pista della nicotina , che il ministro della Salute, Olivier Véran, ha definito »interessante deve essere naturalmente ancora dimostrata. Primo passo dopo l'Autorizzazione che è in via di rilascio per la Sperimentazione, si procederà con l'Applicazione di cerotti, i »Patch« alla nicotina utilizzati per smettere di fumare.
La Nicotina, è la pista privilegiata, potrebbe ridurre la sovra-infiammazione, la cosiddetta »tempesta di citochine«. "Bisogna rimanere molto prudenti, non dimenticare gli effetti nefasti della nicotina - ha ripetuto stasera Salomon - che sono ben noti.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico