Natale 2021, come sarà il cenone tra vaccini e varianti. Le previsioni (poco rassicuranti) degli esperti

L'aumento dei contagi negli altri paesi europei sta portando l'Italia ad alzare la guardia per evitare che nuove varianti possano comportare ulteriori chiusure e restrizioni

Natale 2021, come sarà il cenone tra vaccini e varianti. Le previsioni (poco rassicuranti) degli esperti
Il Natale non è poi così lontano e dopo lo scorso anno, con tutte le restrizioni, ci si chiede come sarà il Natale 2021. Torna la paura alla luce di quello...

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Il Natale non è poi così lontano e dopo lo scorso anno, con tutte le restrizioni, ci si chiede come sarà il Natale 2021. Torna la paura alla luce di quello che sta accadendo in diversi paesi europei dove, nonostante i vaccini i contagi di Covid sono tornati a salire. Anche in Italia si stanno vagliando le possibili previsioni delle prossime settimane, al netto di nuove possibili varianti e dell'andamento della campagna di vaccinazione.

 

 

 

Gli esperti hanno le loro opinioni. Pierpaolo Sileri che fino a qualche giorno fa era ottimista e parlava di cenoni in libertà ha però sottolineato l'importanza del distanziamento e dell'uso delle mascherine affermando che comunque prima di ogni decisione ci si affiderà al parere degli esperti.

 

Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), parla di una situazione decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno grazie ai vaccini, ma sostiene che per i prossimi due mesi è bene non abbassare la guardia: «Dobbiamo vedere come procede la terza dose per le persone più fragili e quanto questa strategia sarà impattante. Io direi che certamente anche a Natale dovremmo mantenere delle misure di contenimento, quindi farei attenzione a dire che siamo fuori dall'emergenza e che potremmo trascorrere le festività con grandi banchetti. Cerchiamo di mantenere una certa prudenza per proteggere le persone più fragili».

 

La pensa nello stesso modo anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, che a Fanpage.it ha spiegato che l'arrivo dell'inverno causerà un colpo di coda del virus, a cui si unirà anche quello dell'influenza: «È una situazione che ci impegnerà nel corso dell'inverno che, salvo nuove varianti, potrebbe rappresentare l'ultima battaglia importante di questa guerra perché poi il virus resterà endemico, al di là di altre mutazioni carogna e di altre condizioni che possano ulteriormente peggiorare le cose. Io dico che dobbiamo immaginare uno scenario non bello per attrezzarci al meglio».

 

Va sottolineato che fare delle previsioni precise da qui a due mesi è decisamente azzardato. Nelle prossime settimane l'andamento dei contagi e soprattutto dei ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive potrebbe fare la differenza per le festività natalizie.

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Corriere Adriatico