L'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e la Nasa uniscono le forze per la difesa planetaria, grazie al contratto da 129,4 milioni di euro per la collaborazione alla missione Hera in...
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«Missione fondamentale, vogliamo vedere se ci riusciamo»
Quello su Hera è un accordo «estremamente significativo perché è il coronamento dell'idea di Andrea Milani, proposta molti anni fa», ha detto all'ANSA Franco Ongaro, direttore della Tecnologia, ingegneria e qualità dell'Esa e responsabile del centro per la scienza e la tecnologia dell'Esa (Estec). Il contratto è stato firmato oggi in Germania da Ongaro con Marco Fuchs, amministratore delegato dell'azienda tedesca Ohb, primo contraente del consorzio Hera. Con la firma di oggi, l'Europa è pronta a collaborare con la Nasa a una delle missioni spaziali più ambiziose, finora immaginate solo dalla fantascienza.«Sull'idea di Milani la Nasa ha organizzato una missione e ci ha chiesto di partecipare. È una missione fondamentale - ha rilevato Ongaro - perché stiamo aumentando la capacità di scoprire e edere nuovi asteroidi ed è la prima volta che nella realtà si prova a deviare la traiettoria di un asteroide: vogliamo vedere se ci riusciamo e se in futuro saremo in grado di farlo».
Il punto di partenza di questa azione di difesa planetaria è un bersaglio ben definito e che permette di ottenere tutte le misure necessarie, come il sistema binario di Didimo, l'asteroide delle dimensioni di una montagna accompagnato da una piccola Luna.
Corriere Adriatico