MILANO - Ci sono due giovani maceratesi fra le vittime dell'esplosione di una palazzina avvenuta a Milano, in zona Navigli, per una fuga di gas. Stando alle prime...
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La terza vittima è la mamma di due bambini rimasti ustionati. Altre sette persone sono state ricoverate e tre persone hanno invece rifiutato il ricovero: questo il bilancio finale fornito dal 118 dell'esplosione avvenuta nella palazzina di via Brioschi a Milano. Secondo i primi accertamenti è dai fornelli della cucina nell'appartamento dei due studenti marchigiani morti che si è originata la fuga di gas all'origine dello scoppio.
Molti dei feriti sono gli abitanti dei palazzi adiacenti, nei quali le finestre sono andate in frantumi a causa dell'onda d'urto. La parte crollata é interna all'edificio e affaccia sul cortile di un palazzo più ampio e vi si accede da via Portoferraio. Il crollo è avvenuto attorno alle 8.45 mentre molti abitanti dell'edificio erano ancora in casa.
L'esplosione sarebbe stata provocata da una fuga di gas. È la prima ipotesi avanzata dai vigili del fuoco. Lo scoppio è stato particolarmente violento ed ha provocato la rottura dei vetri dei palazzi nel raggio di almeno 200 metri, distruggendo un'ala della palazzina che fa parte di un complesso residenziale al n.65 di via Brioschi, strada compresa tra via Meda e via Pezzotti.
I vigili del fuoco hanno sospeso le ricerche di dispersi dopo l'esplosione della palazzina di Milano perchè, incrociando i dati, si è avuta la conferma che non ci sarebbero altre persone sotto le macerie. Proseguono invece le operazioni d'indagine per capire da dove è partita l'esplosione, nonchè la verifica dei danni.
La palazzina, che aveva 16 appartamenti non tutti abitati, è totalmente inagibile.
Corriere Adriatico