VIAREGGIO - Un giovane poliziotto di 28 anni, durante un servizio finalizzato al contrasto di spaccio di sostanze stupefacenti nella pineta di Viareggio, è stato colpito...
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«Quanto subito dal collega, al quale va la nostra vicinanza e solidarietà, ha dell’incredibile. I medici gli hanno dovuto impiantare una placca nel capo, a causa delle gravissime ferite riportate. Ora stanno cercando di risvegliarlo». A renderlo noto con amarezza, è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
«Occorre immediatamente la dotazione di strumentazioni che garantiscano protezione e tutela per gli operatori. In questo caso il taser avrebbe permesso, senza contatti ravvicinati, di fermare l’aggressore che per poco non ha ucciso il collega. Lo straniero era armato di pietre, pertanto il collega non avrebbe potuto ricorrere all’arma in dotazione, altrimenti avrebbe rischiato la contestazione di mancata proporzionalità tra difesa e offesa. Per contro – conclude Paoloni -, è finito in ospedale con la testa rotta». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico