Uomo morto nell'ascensore di un condominio: non era un ladro in fuga. Ucciso a calci e pugni, fermati due fratelli

In un primo momento si era pensato a un tentativo di furto in appartamento, ma la verità era tutt'altra

Notte tragica a Mestre. Un uomo è stato ritrovato senza vita all'interno di un ascensore di un condominio. In un primo momento si era ipotizzato si trattasse di ladro...

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Notte tragica a Mestre. Un uomo è stato ritrovato senza vita all'interno di un ascensore di un condominio. In un primo momento si era ipotizzato si trattasse di ladro che avesse tentato un furto in casa. Tentativo finito in tragedia, per la successiva colluttazione con i proprietari. Ma nel corso delle indagini è scaturito tutt'altro.

L'uomo trovato morto all'interno dell'ascensore di un condominio di Mestre, infatti, non stava rubando all'interno dell'abitazione ma, secondo gli accertamenti eseguiti dalle forze dell'ordine, si tratterebbe di un omicidio in piena regola attuato dai due giovani che, in un primo momento, si pensava fossero le vittime del furto. Poi, però, rivelatesi i protagonisti dell'efferato omicidio. 


 

Non era un ladro 

L'uomo trovato senza vita in un condominio a Mestre è stato scoperto all'interno dell'ascensore del palazzo, dentro al quale c'erano anche i due fratelli occupanti dell'appartamento. Abitazione appartenente allo zio dei giovani. Contrariamente alla primissima versione che ipotizzava il tentato furto, si tratterebbe quindi di un omicidio scaturito forse dopo una lite tra persone che si conoscevano.

I due giovani, secondo quanto si apprende, sono stati fermati con l'accusa di omicidio volontario. Con la polizia sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco, perché la cabina dell'ascensore, probabilmente per gli scossoni ricevuti durante la colluttazione, era rimasta bloccata all'altezza del terzo piano.

Nessun ladro in fuga, dunque, ma un omicidio in piena regola sul quale, adesso, si indaga.

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Corriere Adriatico